Continua la mia collaborazione con l’ente di certificazione TUV Italia in materia di formazione e consulenza REACH.
Questa collaborazione continuerà anche con ulteriori e diversi incontri che terrò durante questo 2019.
L’altro ieri, infatti, ho discusso e analizzato con un’aula gremita di aziende del settore manifatturiero le modalità e le strategie per gestire gli obblighi in materia di REACH e delle sostanze chimiche per tutte quelle aziende che non solo fabbricano articoli ai sensi REACH in Italia, ma anche e soprattutto importano direttamente prodotti finiti da paesi extra-UE.
Il punto cruciale condiviso con le aziende è stato sostanzialmente quello di comprendere le modalità per implementare un adeguato e funzionale sistema di gestione e controllo delle sostanze contenute negli articoli/prodotti importati in modo strutturato e sostenibile.
Questo proprio perché l’applicazione del Regolamento REACH e di altre materie ad esso correlate (RoHS, Conflict Minerals eccettera) alle aziende che non provengono dal mondo chimico ma che appartengono ai più disparati codici ATECO, come ad esempio il mondo della meccanica, elettronica, arredo o – ancor peggio – dell’importazione risulta ancora oggi, a distanza di 11 anni dall’entrata in vigore del Regolamento REACH, alquanto poco conosciuta.
Per questa ovvia ragione è importante fare tanta formazione e, soprattutto, tantissima informazione specifica sul tema.
Dunque, grazie a questo spirito di condivisione delle informazioni e di erogazione della formazione in materia, ho il piacere di essere docente relatore di diversi incontri promossi dal TUV relativamente al Regolamento REACH.
Cliccando nel pulsante qui sotto potete trovare l’intero programma in agenda della terza edizione del ramspec.
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